giovedì 30 luglio 2009
Questo semplice test fa parte ancora una volta delle prime scene-studio effettuate con Indigo. Il tutto nasce da un modello di un omino LEGO trovato ancora una volta nella 3Dwarehouse. E' stata testata la funzione di instancing, che consente un notevole risparmio di RAM se si ha a che fare con modelli con molti poligoni; ovviamente non era questo il caso (la scena è molto piccola e sostanzialmente povera), ma il test ha avuto se non altro la funzione di confermare l'efficacia del sistema. L'environment utilizzato è un oggetto molto frequente in Computer Grafica, detto Cornell box, composto da una scatola (in genere con una parete mancante, quella dietro la camera virtuale), con due facce laterali colorate, tipicamente di rosso e blu o verde; al soffitto si trova una mesh emitter quadrata che è la sola fonte luminosa della scena. Questo modello è utilizzato dai programmatori di motori di rendering per controllare il fenomeno del colour bleeding, ossia quella percentuale di colore che viene riflessa su superfici adiacenti ad una superficie colorata. Qui, più che una scena fine a se stessa, il Cornell box è diventato un vero e proprio scenario.
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