giovedì 28 settembre 2017

Lamentationes

Tempi moderni.


Mi è chiaro ormai che la tecnologia si sta rubando tutte le buone maniere, le cortesie e quelle facezie che rendono umano il rapporto lavorativo. Perché si, signori e signore: dietro ad un telefono, o allo schermo del vostro computer, c'è (quasi) sempre una persona che scrive.

Scrivo direttamente a tutte quelle persone che semplicemente hanno smesso di riflettere, hanno smesso di fermarsi un minuto a pensare che quello che offrono per legge o per convenienza commerciale - ossia i vari tipi di supporto tecnico - sono un loro preciso obbligo lavorativo. E spero che queste persone leggano. E magari un po' si vergognino.

Se qualcuno vi scrive una mail, DOVETE RISPONDERE. Se qualcuno vi chiama al telefono (in orario lavorativo, nelle flessibilissime fasce orarie che avete gentilmente indicato) DOVETE RISPONDERE. Se siete al cesso, quando tornate DOVETE RICHIAMARE. 

Nessuno pare rendersi conto che TUTTI e intendo proprio TUTTI QUANTI NOI siamo tanto da una parte quanto dall'altra. Una volta qualcuno ci rompe le palle per una informazione, una volta le palle le rompiamo noi. Che effetto vi fa avere una persona davanti, parlarle e vedere questa rivolta dall'altra parte a farsi i cavoli suoi? 

Ormai ci siamo abituati a non ricevere nemmeno un cenno all'invio di un CV. Forse ci vendiamo la frottola che in fondo siamo noi che abbiamo bisogno del lavoro ed in un certo senso il potenziale datore ci sta facendo un favore (convinzione peraltro sbagliata: noi abbiamo bisogno del lavoro, ma il datore di lavoro ha bisogno di noi, altrimenti il lavoro chi lo fa? Anche qui, il rapporto è reciproco, non monodirezionale, ricordiamocelo). 

Non vado nemmeno a rivangare le milionate di volte che in passato ho cercato professionisti impiegati in un cantiere aperto senza avere risposta. Va bene, ok, stai lavorando: quando finisci RICHIAMA. Sei stanco? RICHIAMA IL GIORNO DOPO. Fa parte del tuo lavoro. 

Ma che diventi sistematico che si tenti di raggiungere un supporto tecnico e puntualmente si resti con un pugno di mosche...questo è indice che qualcosa non va, non va da un pezzo e non potrà che andare sempre peggio. 

In questa ultima settimana ho scritto a 4 diversi contatti per avere un supporto, e nessuno dei 4 (QUATTRO) si è degnato nemmeno di rispondere. Ringrazio sentitamente per l'abnegazione l'Università di Padova, Hydra Ceramiche, Guerra Computers e Amazon, tutti MOOOLTO impegnati con lavorazioni e clienti molto più importanti di me. 

Non sento più rispetto, non sento più educazione e non vedo più riconosciuti i miei diritti non solo di fruitore di un servizio che TU vai pubblicizzando e promuovendo ("per qualunque problema contatta il nostro servizio clienti"...in effetti nessuno si azzarda a promettere che avremo una risposta, ad essere pignoli) ma anche semplicemente di persona che ha un contatto con un'altra persona.

Che ciascuno di voi che leggete pensi bene a cosa fa, quando sul lavoro gli viene fatta una domanda.

A presto 


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